Al giorno d’oggi il confine tra vita privata e lavorativa è sempre più labile, come dimostra la crescente diffusione dello smartworking e di figure quali i nomadi digitali.

Non stupisce dunque che anche il tradizionale concetto di trasferta di lavoro risulti in evoluzione per lasciare spazio a nuove forme come il bleisure travel. La parola nasce dall’unione tra business e leisure, termini utilizzati nel settore turistico per identificare due tipologie fino a qualche anno fa molto distinte di viaggiatori.

Vediamo di seguito quali sono le peculiarità del bleisure travel, una formula che permette di unire l’utile al dilettevole e conquista soprattutto i lavoratori più giovani.

Bleisure travel: le ragioni del successo

Dallo scoppio della pandemia i costi che sostengono i viaggiatori sono aumentati in maniera notevole. In tal senso il bleisure travel rappresenta una soluzione ideale per ottenere un risparmio importante, soprattutto quando ci si trova a viaggiare all’estero.

Nel momento in cui una persona si trova a viaggiare per lavoro può decidere di allungare il periodo di permanenza per dedicarsi a scoprire la località.

Per i lavoratori più giovani, inoltre, il bleisure è anche un modo per concedersi una piccola vacanza personale anche in una fase in cui stanno investendo tutto sulla carriera e hanno poche risorse a disposizione. Sono molti i settori interessati dalla crescente diffusione del bleisure travel, che risulta un’opzione amata per chi opera all’interno di aziende dedicate alla vendita di servizi, così come per coloro che lavorano in ambiti produttivi.

I vantaggi per il lavoratore e per l’azienda

Tra gli aspetti da tenere in considerazione per comprendere che i vantaggi del bleisure travel sono molteplici, spicca la frequenza delle trasferte di lavoro.

Molte persone che si spostano per ragioni professionali spesso visitano lo stesso luogo ripetutamente, o almeno più di una volta. Attraverso la formula del bleisure, i lavoratori hanno l’occasione di conoscere più da vicino il luogo da un punto di vista privilegiato.

Ciò risulta non solo in una maggiore comprensione della cultura del cliente o del partner commerciale, bensì in un consolidamento del rapporto professionale. Si tratta di un benefit che costa poco o niente al datore di lavoro, eppure può fare la differenza nel creare un clima di collaborazione.

Quando un lavoratore vede assecondate delle richieste che riguardano la propria crescita personale capisce che l’azienda per la quale lavora ha a cuore il suo benessere in generale. Quest’aspetto promuove una maggiore fedeltà verso l’impresa, in particolar modo nelle fasce demografiche più giovani.