Nel nostro Paese, dopo anni di stasi ed incertezze, finalmente torna a crescere il settore turistico.

A dirlo sono i dati forniti dall’Istat, divulgati dal TG1 in un recente servizio, resi noti qualche giorno fa dal Ministero dei Beni Culturali. L’incremento è dovuto soprattutto all’arrivo dei flussi stranieri e al crescente interesse suscitato dai nostri monumenti e dalle nostre spiagge nei turisti europei e non.

Un comparto che cresce spedito dopo anni di stasi

Nell’ultimo anno il Colosseo, gli Uffizi, i Fori Imperiali, i musei, le chiese e le piazze storiche delle città d’arte che da nord a sud puntellano il nostro Paese, hanno stregato un po’ tutti. Spagnoli, francesi, britannici e persino cinesi e australiani hanno aumentato le loro presenze in Italia, raggiungendo soprattutto le destinazioni marittime e le città più note e pubblicizzate dal punto di vista dell’offerta turistica.

Le istantanee dell’Istat suggeriscono una mole di arrivi che supera i 122 milioni nel solo 2017, per un aumento di oltre 5 milioni e mezzo di visitatori rispetto all’anno precedente. E tra questi 5 milioni e più di turisti, 3 provengono dall’estero, a conferma del fascino esercitato dalle nostre città d’arte e dalle nostre località turistiche sui visitatori stranieri. In particolare, quest’ultimo dato non trova precedenti nella storia del turismo italiano.

Naturalmente, un tale record di presenze non poteva che tradursi in un crescente business per tutti gli operatori del settore: a beneficiarne sono stati albergatori, ristoratori e negozianti. Al boom di presenze ha fatto eco una spesa complessiva pari ad oltre 37 miliardi di euro. Numeri largamente positivi, sui quali costruire la ripresa economica del Paese negli anni a venire.

Tutti i numeri di un successo

Nel 2017 i traffici turistici internazionali hanno superato quota un miliardo e trecento milioni, facendo registrare un aumento del 6,7% su base annua.

Secondo i dati forniti dall’ultimo World Tourism Barometer dell’UNWTO si è trattato del tasso di crescita più elevato degli ultimi anni. A trainare la crescita è stato il continente europeo con oltre 670 milioni di arrivi internazionali (con un aumento dell’8,4% rispetto al 2016).

L’Italia si è posizionata al quinto posto di questa graduatoria, dietro a Francia, Stati Uniti, Cina e Spagna. Tuttavia, proprio l’Italia è stata la nazione che ha fatto registrare la crescita più forte nel 2017 (+9,5%).

Ancora una volta si evidenzia l’alta incidenza dei Paesi che gravitano intorno al bacino del Mediterraneo, che soprattutto durante la stagione estiva riescono a fare da polo d’attrazione per gli arrivi internazionali. In particolare, è l’asse Italia, Spagna, Francia a far registrare gli aumenti più importanti in termini di arrivi e soprattutto del numero di notti trascorse presso le rispettive strutture ricettive. Non a caso, gli aumenti più importanti sono stati quelli registrati a ridosso della primavera e dell’estate (il mese di maggio del 2017 è stato caratterizzato da un aumento degli arrivi pari all’11,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).

Tra i maggiori competitor europei del Bel Paese crescono anche la Francia, a parziale recupero del calo registrato nell’anno precedente, la Spagna (che conferma un trend largamente positivo) e la Germania.