Il metaverso occupa un posto sempre più importante all’interno della realtà attuale, suscitando diverse reazioni negli addetti ai lavori: c’è chi si pone in maniera dubbiosa nei confronti della VR e chi invece considera questo sviluppo tecnologico come un gancio per concretizzare nuove offerte in diversi ambiti.

La diffusione di questo nuovo concetto è nata in concomitanza con l’annuncio della creazione del gruppo Meta da parte di Mark Zuckerberg. Ma in cosa consiste esattamente? Il metaverso non è altro che l’insieme di spazi virtuali, persistenti, condivisi nel mondo reale e accessibili tramite interazione 3D.

La digitalizzazione e il metaverso al servizio dell’industria del turismo

A questo punto è lecito chiedersi perché turismo e metaverso siano i protagonisti di un connubio destinato a durare nel tempo. La risposta è nella natura specifica e singolare del settore turistico, capace di evolversi allo stesso ritmo delle tecnologie tipiche dell’informazione e della comunicazione.

Il settore turistico è molto attento alle opportunità offerte da Internet e dalla digitalizzazione, un aspetto che non manca di raccogliere consensi soprattutto nelle nuove generazioni.

Esiste una chiara correlazione quindi tra l’evoluzione dell’industria del turismo e quella della tecnologia. L’avvento di Internet ha modificato e semplificato le attività legate al turismo rendendole immediatamente fruibili e non solo. La tecnologia e il suo costante progresso sono stati fondamentali per garantire un efficace ritorno di investimento per le aziende.

Il metaverso si incastra alla perfezione in questa costante evoluzione di un web capace di offrire esperienze sempre più “phygital”, ovvero appartenenti a un mondo in cui il confine tra reale e virtuale è sempre più sottile e permeabile.

Trasformazione dei settori turistici tradizionali

Il concetto di turismo nel metaverso è senza dubbio ingegnoso soprattutto se riferito a una realtà improvvisa con la quale il settore vacanziero ha dovuto fare i conti: la pandemia. Secondo una stima dell’OMC, nel 2021 sono stati registrati, nella sola Europa, 500 milioni di turisti internazionali in meno per una perdita che ammonta all’incirca a 1300 miliardi di dollari.

La realtà virtuale, in questo senso, ha offerto un’importante opportunità perché ha dato un nuovo impulso all’industria dei viaggi cambiando il modo con cui il cliente interagisce con il concetto di luogo.

I vantaggi del metaverso applicato al turismo

Turismo e metaverso: è un legame destinato a durare? Se è vero che nulla può sostituire le emozioni di un viaggio vero, è altrettanto plausibile che il mondo della realtà aumentata può offrire numerose opportunità, rappresentando un’interessante e cospicua evoluzione del mercato.

I vantaggi della realtà virtuali applicati all’industria dei viaggi sono numerosi:

  • semplifica il percorso del cliente facilitando la decisione di acquisto;
  • la ricostruzione dei luoghi e le visite in VR permettono di fornire una migliore offerta turistica ai clienti;
  • gli strumenti VR comparativi della destinazione, le visite da remoto ai siti di maggiore interesse e le prenotazioni live dopo tali eventi attirano i clienti e permettono la creazione di uno storytelling efficace e persuasivo.

Turismo e metaverso: una strada ancora lunga da percorrere

Il rapporto tra le due realtà però è un working in progress costante perché se è vero che il metaverso semplifica la realtà turistica, dall’altro porta con sé alcune problematiche ancora da risolvere.

Una su tutte: la questione ambientale. I fautori della VR sostengono che sia una soluzione perfetta per concretizzare il concetto di turismo sostenibile ma l’inquinamento digitale indotto dalla realtà virtuale è un’eventualità da non sottovalutare.