Gli animali domestici sono ormai parte integrante delle famiglie italiane e le strutture ricettive devono necessariamente adeguarsi quanto prima per riuscire a conquistare una fetta di mercato in costante crescita.

Un membro della famiglia

Solo nello scorso anno le spese dedicate ai propri animali domestici in Italia sono ammontate intorno ai 2 miliardi di euro, comprensive di spese veterinarie, costo del cibo sempre più naturale e ricercato ed anche lo shopping dedicato ai piccoli vizi.

In tutta la penisola italiana c’è ormai un animale ogni quattro abitanti e se questo non è ancora un dato chiarificatore, è opportuno sottolineare che il 50% di chi possiede un gatto o un cane ha pianificato e organizzato le vacanze per poter restare in sua compagnia.

La restante metà ha sicuramente trovato difficoltà a muoversi insieme al proprio animale, perché il risultato delle ricerche dimostra quanto sia difficile soggiornare con il proprio animale in Italia .

Di questo fenomeno in crescita, la nota stonata che salta all’occhio è che solo il 33% delle strutture alberghiere accetta la presenza di animali, ma di questo esiguo numero sono pochi gli hotel che possono vantare un servizio a 360 gradi che soddisfi appieno le aspettative degli ospiti.

Aspettative da non deludere

La discussione in merito agli Hotel Pet Friendly ha recentemente spinto il settore a produrre dei sondaggi per approfondire il tema ed il risultato non è certo all’altezza della grandi aspettative promesse.

Gli intervistati hanno dichiarato che addirittura, alcune tra le poche strutture che si sono dette favorevoli ad accettare animali, in realtà poi non mantengono ciò che viene promesso ed esaltato nelle brochure pubblicitarie.

Ogni albergatore deve tenere a mente che un ospite insoddisfatto e deluso ha il potere di fare un cattivo passaparola, elemento chiave per il successo di un’attività turistica.

In particolare si parla di cani di grossa taglia non accettati creando evidenti limitazioni, assenza di zone comuni dove stare con il proprio animale, nessuna assistenza veterinaria in collaborazione con le strutture e dog-sitter non pervenuti o previsti.

La richiesta principale mossa da parte dei proprietari di animali è la carenza di una pubblicità effettiva ed esplicativa così come un portale che possa riunire tutte le strutture Pet Friendly, per una ricerca più rapida, efficace e veloce.